La penultima domenica di maggio, in onore del patrono San Silvestro (nato proprio a Troina alla fine dell’XI secolo), si svolge una antichissima manifestazione folcloristica: la sfilata dei Rami, con la quale viene dato inizio appunto al "Festinu" di San Silvestro: nella notte di giovedì dalla chiesa di san Silvestro i pellegrini si portano nei boschi a più di venti chilometri dal paese, per pernottarvi fino all’indomani, allorquando viene consumata una abbondante colazione, e poi per raccogliere rami di alloro fino a sera, allorquando, radunati nello stesso posto del pernottamento, i partecipanti fanno festa, fino alla mattina del sabato, allorquando nel pomeriggio viene fatto ritorno al paese, laddove tutta il resto della popolazione che non ha partecipato alla spedizione, rimane ad attenderli per ricevere un ramoscello di alloro.
L’indomani viene effettuata una sfilata con tutti i rami raccolti.
La domenica successiva si ha un’altro festeggiamento simile, la "Ddarata", utilizzando però i cavalli e nella sfilata della domenica i cavalli vengono vestiti con bellissime bardature realizzate a mano intrecciando rami di alloro.
I festeggiamenti continuano il primo sabato di giugno, allorquando viene effettuata la processione del fercolo, continuano la domenica, con la Kubbaita, una sfilata di cavalieri in costumi spagnoleggianti che lanciano alla gente pezzi di torrone di mandorla (in arabo detta qubbaiat da cui il nome della manifestazione), e finiscono il lunedì con l’ultima processione del fercolo.
Ma cosa mangiano i "Ramara" durante le loro feste nel bosco?
Come antipasto, oltre ad ottimi salami, soppressate e pancette, vengono preparate uova sode, olive incamidate, olive ammollicate, mentre il menù potrebbe essere ricondotto al seguente schema:
• Frittelle di asparagi selvatici
• Vastedda ‘nfigghiulata cu sammucu
• Castrato abbuttunatu
• ‘Nfasciatieddi
Tratto da Sapori e Saperi di Sicilia.