Simbolismo del Viaggio

 “I RAMI”

 

Le tradizioni popolari non possono sradicarsi dalla vita di un popolo, ma spesso ne evidenziano i tratti culturali più profondi e caratteristici. Tutte le manifestazioni e i comportamenti, a volte inspiegabili, che si esternano nella società attuale potrebbero trovare la loro spiegazione nei riti più reconditi e ancestrali di un popolo.    

Se si vuole conoscere la sua realtà quotidiana bisogna indagarne il comportamento di tutti i suoi strati sociali, perché solo così ci si può spiegare come siano avvenute certe trasformazioni, siano esse sociali, culturali, politiche o etiche.    

Cultura di un popolo non è solo la produzione letteraria ed artistica di una élite, ma piuttosto il complesso del realizzarsi dei fenomeni antropologici che in maniera diversa si manifestano, di conseguenza alcune tradizioni popolari troinesi, oltre a manifestare una matrice autoctona, prettamente indigena, rivelano un substrato culturale vario e complesso derivante, quasi sicuramente dalle molteplici culture che si sono succedute nella storia di Troina, come del resto della Sicilia con il susseguirsi delle varie dominazioni.    

Si possono così riscontrare nelle varie feste folkloristiche aspetti diversi che si richiamano ora alla cultura pre-cristiana, ora a quella cristiana nelle varie sfaccettature: greca, romana, bizantina, araba, normanna, spagnola.
A tale proposito il Pitrè afferma: “...fu detto e ripetuto che la maggior parte delle credenze e degli usi popolari di oggi sono né più né meno credenze ed usi antichissimi venuti a noi con le teogonie di Grecia e Roma“.    

Se esaminiamo gli usi, le credenze, i riti, le feste popolari della zona di Troina e Nebrodense, l'entroterra in genere, quelli dell'area geografica della Magna Grecia, ci accorgiamo che è estremamente difficile separare quanto di sacro e di profano vi sia in essi e,se vogliamo scendere nei dettagli, non è sempre agevole dividere ciò che proviene dalla civiltà greco-romana da ciò che deriva da quella cristiana. Ciò che per noi, per la nostra formazione culturale giudichiamo profano, per la civiltà pre-cristiana era sacro e profondamente religioso.    

Di conseguenza si può affermare che nel nucleo più recondito di ogni tradizione popolare si nasconde un embrione di religiosità, sia essa nella manifestazione più primitiva e animistica che in quella più razionale. Questo aspetto si evidenzia, in modo particolare, nei riti delle feste dei “ RAMI “ e “ DDARATA “, nei quali il substrato religioso-pagano, anche se strettamente connesso e intrecciato all'apparato cristiano, è facilmente isolabile e ricostruibile.non è forse da ricollegare ad un rito iniziatico pagano la prova di forza che emerge nel portare la "RAMA" adornata? (Una volta si portava dai boschi) o nel cavalcare e domare qualche cavallo bizzarro? Mito e rito si mescolano e si uniscono per rigenerarsi in forme nuove ed attuali.  

Notevole è l'apporto pagano a queste tradizioni. Il fatto che, per esempio, la sua celebrazione coincida con l'inizio della primavera è da collegarsi ad un rito di rigenerazione nella natura e della vita legati al ciclo delle stagioni.  

 

Analizziamo da vicino tutta la simbologia che c'è nelle due feste:

Alloro: Albero dei paesi dell'area mediterranei sacro al culto del dio Sole, Apollo. Il mito delle metamorfosi in alloro della sua amata Dafne doveva spiegare l'unione del dio col mondo vegetale. Col suo aiuto Apollo pronunciò vaticini, purificò se stesso, dopo l'uccisione del serpente e drago Pitone, e Oreste dopo l'uccisione della madre Clitennestra. Alle foglie d'alloro si attribuì non soltanto una virtù terapeutica, ma anche il potere di purificare l'anima dalle sue macchie. I boschetti di alloro circondavano i santuari di Apollo; la sacerdotessa Pizia dell'oracolo di Delfi, masticava foglie di alloro quando saliva sul treppiede ornato dai ramoscelli dell'albero sacro. L'alloro era inoltre sacro a Dionisio, dio dell'estasi, e nella Roma antica anche a Giove. Simbolicamente, indicava la pace raggiunta dopo la vittoria sui nemici. I messaggi e le armi della vittoria venivano cinti di ramoscelli d'alloro e adagiati in grembo all'effigie di Giove. Ritualmente questi ramoscelli purificavano il sangue versato. Secondo la leggenda l'alloro era l'unico albero tra tutti quelli piantati dall'uomo a non essere mai colpito dal fulmine. Durante i sacrifici venivano bruciati ramoscelli di alloro, il cui crepitare era considerato un segno propizio. Le corone di alloro e i ramoscelli venivano rappresentati su monete e pietre preziose come attributi di Giove e Apollo. Anche il cristianesimo tenne in gran conto le foglie d'alloro per la natura sempre verde, come simbolo della vita eterna, in modo particolare della nuova vita dischiusa dall'avvento redentore di Cristo. Nei secoli la figura allegorica di Nike (Victoria), dea della Vittoria, è stata rappresentata mentre tiene in mano la corona d'alloro che porrà sul capo degli eroi vittoriosi. L'alloro nelle nostre feste rappresenta la perennità della vita.

 

Boschetto: Mentre la foresta oscura simboleggia la paura ignota dell'uomo dinnanzi alla natura ignota e selvaggia, il boschetto circoscritto nella sua estensione che può consistere anche soltanto di pochi alberi, rappresenta un luogo di raccoglimento e di quieto incontro con potenze ed esseri sovrumani. Nel boschetto di Domna, in Epiro, si venerava Zeus, il quale esprimeva la sua volontà sotto forma do oracolo attraverso lo stormire delle quercie, a lui consacrate. Nell'antica Roma era noto il boschetto sacro di Ariccia presso il lago di Nemi; esso era consacrato a Diana aricìna e un sacerdote ne sorvegliava gli alberi. Tali boschetti offrivano spesso protezione ai fuggitivi. E' accertato che anche per Celti e Germani essi rappresentavano luoghi sacri, in cui gli dei si rivelavano. Compiuto il passo che porta dalla foresta selvaggia alla natura dominata e coltivata, ci si avvicina nella scienza dei simboli, al giardino. Il boschetto è alla portata di tutti. I “Ramara“ ne sono consapevoli della sua sacralità.

 

Foresta: La foresta rappresenta simbolicamente un mondo alternativo a quello della terra coltivata dall'uomo. Spesso compare nelle sagre e nelle favole ed è popolata da esseri misteriosi quali streghe, draghi, giganti, gnomi, leoni, orsi, lupi, ecc., tutti personaggi che incarnano quei pericoli che il giovane deve affrontare al momento dell'iniziazione: alla fin e superate le prove, diventerà un vero uomo. L'immagine risale a quelle epoche nelle quali le foreste ricoprivano amplissime zone del mondo e le superfici da coltivare dovevano essere strappate con fatica alla natura...  Per molti uomini spirituali, la foresta divenne luogo di solitudine e di isolamento dalle preoccupazioni del mondo abitato. Gli eremiti non temono i pericoli della foresta, anche perché sono protetti da forze superiori... I “Ramara” si recano alla foresta inconsapevoli, soprattutto i giovani novizi che non conoscono i pericoli che potrebbe riservare. Per tanti rappresenta l'avventura, il mistero.

 

Fuoco: È l'elemento che sembra avere vita propria poiché brucia, scalda e illumina, ma può anche portare dolore e morte; l'interpretazione che ne è stata data è dunque sempre caratterizzata da una forte ambivalenza. Spesso lo si ritrova in qualità di simbolo del focolare domestico. Ha anche simboleggiato lo Spirito Santo che, sotto forma di lingue di fuoco, ispirò gli Apostoli durante la Pentecoste; inoltre, l'accensione del nuovo fuoco la vigilia del 17 gennaio per Sant'Antonio abate e per l'Ascensione è un importante atto sacrale diffusissimo ancora oggi nell'area mediterranea. Il fuoco possiede la proprietà di purificare bruciando; esso annulla e distrugge il male e, tra l'altro è in grado di cancellare ogni minimo residuo corporeo delle streghe o di altri esseri demoniaci;purifica inoltre dalle colpe commesse secondo il cattolicesimo. La recita dei canti intorno al fuoco ha sicuramente questa funzione che è duplice: una quella del ringraziamento dell'avvenuta purificazione toccando l'alloro, l'altra bruciano le colpe commesse.

 

Acqua: L'acqua rappresenta, in molti miti la creazione del mondo, la sorgente di ogni forma di vita, ma anche un elemento di dissoluzione e di annegamento.     Nell'iconografia cristiana l'acqua svolge in prevalenza la funzione di elemento purificatore che nel battesimo lava la macchia del peccato... E' simbolo propizio il fiume che scorre e rappresenta, come in molte fiabe, un vero e proprio "elisir di lunga vita".

 

Pellegrinaggio: È una consuetudine religiosa consistente nel raggiungere un luogo sacro per mezzo di un solenne viaggio collettivo. I pellegrini si avvicinano gradualmente alla meta, il cui raggiungimento deve culminare in un'atmosfera di profonda e particolare emozione. Bisogna naturalmente muovere dalla premessa che certi luoghi siano solenni e sacri. Nell'antica Grecia, per esempio, i seguaci del culto misterico lasciavano Atene e andavano in solenne pellegrinaggio fino ad Eleusi, presso il santuario di Demetra, e il pellegrinaggio aveva il senso di un rito d’iniziazione ai misteri.  Nel mondo cristiano, i pellegrinaggi verso celebre località acquistano un'importanza quasi equivalente a quella che per i Musulmani ha il pellegrinaggio alla Mecca. Nelle processioni e nei viaggi propiziatori suggeriti dalla chiesa, si esprime il desiderio di professare pubblicamente la propria fede religiosa, al di fuori del circoscritto spazio del tempo, e così pure quel bisogno di rappresentazione spettacolare che induce ad una particolare forma d’ostentazione. Come per esempio la processione della Resurrezione che si tiene a Pasqua o della festa del Corpus Domini (Corpo del Signore), introdotta nel 1264 da Papa Urbano IV come festa della “processione“ solenne, il cui tema è la presenza di Cristo nel sacrario, dell'Ostia consacrata nell'Ostensorio.

 

Ponte: Simbolo del passaggio, il ponte sostituisce il barcaiolo che ha il compito di traghettare le anime. Il gettare un ponte tra il mondo quotidiano e l’aldilà costituisce un'esperienza di vita talmente efficace che, per mettere in comunicazione i due regni, occorre qualcuno che costruisca questo ponte (pontifex, che in latino significa sacerdote). Ma i ponti non limitano a mettere in collegamento; possono anche raffigurare simbolicamente il passaggio ad una nuova forma di esistenza che si può affrontare soltanto mediante riti di passaggio accuratamente predisposti. Espressioni come “rompere tutti i ponti dietro di sé; cercare di gettare un po' di fuoco vitale". L'usanza, consueta in alcune culture (Dionisio -Bacco), di un eccessivo consumo di vino, aveva la sua spiegazione nel culto, giacché provocava l'unione con la divinità dell'ebbrezza. Il vino doveva spezzare ogni incantesimo, smascherare le bugie (in vino veritas...). Bevuto nelle giuste dosi allevia la stanchezza; diventa bibita propiziatrice e genera energia durante il cammino.

 

Verde: Nella simbologia popolare significa il fiorire della speranza. Dove spunta il verde, vi è semplicemente natura, crescita spontanea... esperienza della primavera. Se per esempio, il diavolo appare "verde", allora vuole dire che è rimasto un "antico dio della vegetazione“. Mentre la simbologia cristiana considera questo colore “un colore intermedio e mediatore, rassicurante, rinfrescante, umano, il colore della contemplazione, dell'attesa della risurrezione". I "Ramara" nell'inconscio collettivo non hanno mai considerato quest’aspetto che è peculiare nell'istituto delle due feste.

 

Pane: Acquisita la conoscenza della coltivazione dei cereali e della tecnica della cottura, il grano è diventato per tutti i popoli l'alimento più importante. Nell'antico oriente il pane non era tagliato ma spezzato, e l'atto dello “spezzare il pane“ esprimeva in senso figurato il fatto di “mangiare insieme“, di consumare insieme il pasto. Questo fanno pellegrini “Ramara“ andando ai boschi. Consumare in comune il “pasto“, fare cioè àgape=banchetto collettivo e fraterno come ai tempi dei primi cristiani. A questo pasto fu dato il significato spirituale di un'azione sacra, e i dodici pani esposti nel tempio di cui parla l'Antico Testamento, diventano i simboli del nutrimento spirituale. Nel Nuovo testamento si parla del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Poiché l'uomo non vive di solo pane (materiale), il “pane della vita“ dell'eucaristia quando gli si associa il vino diviene il nutrimento dell'anima...Fu paragonato nella tradizione simbolica alla faticosa vita dell'uomo, il cui fine dovrebbe essere la consacrazione in cielo. Era usanza popolare benedire col segno della croce ogni fetta di pane appena tagliato; e i contadini Troinesi all'antu prima di iniziare a tagliare un pane effettuavano questo rito.

 

Uovo: Il suo contenuto simbolico ha diverse caratteristiche: è per lo più bianco, fragile, da esso nasce una nuova vita e la sua forma ricorda quella dei testicoli.  Di molti eroi si narra che non siano stati partoriti, ma siano usciti da un uovo: i Dioscuri Castore e Polluce (l'uovo di Leda, che Giove aveva resa gravida sotto forma di cigno). Generalmente l'uovo è considerato il simbolo di un seme primordiale da cui successivamente sarebbe nato il mondo.  In ambito cristiano si trova il paragone fra Gesù, che risorge dalla tomba, e il pulcino, che esce dal guscio. Molte usanze a sfondo simbolico hanno per oggetto l'uovo, per esempio il simbolo primaverile dell'uovo di Pasqua come segno di risveglio della fertilità naturale, e inoltre, in relazione al legame con la risurrezione.

 

Asta: Un Ramo, per lo più un tronco piantato nella terra, che in molte culture antiche simboleggia l'asse del mondo; in altre circostanze è rappresentato come una montagna posto al centro oppure come un albero eretto nel mezzo del globo terrestre. Queste colonne di legno sono in primo luogo segni dell'unione di cielo e terra. Anche “l'albero di maggio“ o “l'albero della cuccagna“, ben noto nell'Europa centrale come segno delle forze che in primavera manifestano il risveglio della natura, va messo in relazione con l'idea di un pilastro del mondo, e le persone che vi si arrampicano incarnano il desiderio di un “premio superiore“ (su/giù). Nella festa dei “Rami“ la simbologia è evidente e si vede nell'asta addobbata, e che dal punto di vista psicanalitico, il ramo rappresenta il fallo. La rappresentazione della bambola in cima all'asta: la donna, che insieme all'asta raffigurano l'unione e la fertilità.

 

Tamburo: "U tammurinu" è lo strumento che in passato si univa alla vita pubblica, alle feste religiose popolari , ai giochi della gente troinese , e ancora oggi ( anche se non ci sono suonatori di Troina), non è scomparso. Si univa alla vita pubblica nei bandi, attraverso i quali le volontà di chi deteneva il potere, nelle sue varie gerarchie: dal Sovrano al Barone, dal principe al capo del comune, si manifestava a tutti i cittadini. Nelle feste religiose il "tammurinu" unisce il suo battito in un numero grandissimo di ritmi processionali, fra i quali assumono maggior rilievo quelli della festa dei "Rami" e "Ddarata". Bisogna ricordare le "tammuriniate" che annunziano la festa come la sera di giovedì della penultima domenica di maggio per i rami e quelle (oggi non più) che risuonano durante l'esposizione del SS. Sacramento e quelle che salutano l'elevazione dell'Ostia durante la messa. Ai giochi il "tammurinu" appresta il ritmo, aiuta lo slancio, eccita la destrezza, commenta l'azione. Sovente anima le fiaccolate e serve per tenere sveglio lo spirito ed allontanare il male dalla propria comunità. Il "tammurinu" col suo ritmo nelle feste dei "Rami" e "Ddarata" regola e facilita la marcia dei pellegrini durante il viaggio e la processione in paese e trasforma la festa in un rito. Al ritmo alacre e leggero sospinge nel giro per la città il corteo dei fedeli e richiama nei crocicchi gente curiosa per sentire il rullo del tamburo. "U tammurinu quannu sona furra chi palla". La gente ne sente la potenza suggestiva, dice al popolo di accorrere per assistere e partecipare alle feste che ricorrono.

   

Basilio Arona Giugno 1996



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Io c'ero... 2020

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Santo S.

...Emozione unica come sempre! Viva San Suvviestu!

Antonello C

2020 io c'ero

Gianni N

Proteggi le nostre famiglie

Filippo Antonio C

Un viaggio "diverso", insolitamente e necessariamente in solitaria, con un cuore triste, pesante... quest'anno così, a Te, pellegrini veniamo, sempre sicuri che come sempre intercederai affinché possiamo portare a termine il viaggio e il cuore ridiventi leggero.

Gaetano T S

Ce la faremo e faremo il devoto viaggio a S. Silvestro. W Dio e San Silvestro

Sandro S P

Questo doveva essere il mio 20esimo viaggio... Mai avrei immaginato di non poter partire perché impedito da una pandemia! "U viaggiu" è qualcosa che aspetti già il giorno dopo averlo consegnato, un ciclo di vita che non si chiude, un'attesa che non finisce mai, un continuo in cui l'inizio e la fine sono sempre la stessa cosa! Un cammino, piccoli passi, un solo percorso, una sola fede che ci rende tutti uguali...
Quest'anno non siamo partiti, forse... non siamo mai tornati!

Dario G

... Nui nappuiamu a li so santi viesti
Cu Fera fidi e cu vieru duluri
Iddu ni scanza di Mali e di li pisti
E ni ottieni di Diu li ran fauri...

Fabio G

Sarà un viaggio nello spirito

Massimiliano L

Saremo lì con la mente e con il cuore. W San Silvestro! ❤

Luca L

Emozione indescrivibile! ❤

Antonino Z

Quest'anno per la prima volta ci ritroviamo tutti nella medesima condizione, materialmente non possiamo fare il nostro tanto amato "viaggio". Tutti noi abbiamo qualcosa da farci perdonare o da chiedere al nostro amato Santo, che oltre ad ascoltare le nostre suppliche, le nostre richieste, quest'anno avrà anche un compito speciale: stare vicino a chi in questo momento, magari ha perso un proprio caro o si trova in stato difficoltà a causa della pandemia. Non perdiamo mai la fede Lui ci sostiene, "Viva Diu e San Suvviestu..."

Roberto S

Che San Silvestro possa aiutare tutti noi, Viva Dio e San Silvestro

Quintilio S

Che tutto possa andare bene e che San Silvestro ci protegga tutti

Silvestro S

Stasera non partiremo per il tradizionale pellegrinaggio in tuo onore, ma il mio pensiero, così come quello di ogni devoto, sarà rivolto a te nostro santo protettore. Il viaggio quest’anno lo faremo chiudendo gli occhi e aprendo il nostro cuore immaginando di camminare verso quel luogo sacro in cui veniamo ad adorarti

Giuseppe G

Non è importante come si fa un viaggio, l'importante è farlo ed arrivare.

Biagio C

Andrà tutto bene.

Domenico C

Anche se quest'anno sarà un viaggio diverso, esprimiamo la nostra devozione con la mente.
Viva Dio e San Silvestro.

Francesco C

Quest'anno rimarrà nella storia sempre, ma la mia devozione non viene fermata dal Covid19. W Diu e San Suvviestu

Samuele G

Viva Dio e San Silvestro!

Alfio Francesco S

Il Viaggio rappresenta l’evoluzione delle virtù cristiane all’interno di ogni credente, merce di scambio tra quello che ognuno richiede al Santo e quello che Dio vuole e di cui il Viaggio è colmo. Fede, umiltà e fratellanza rappresentano le parole chiavi di questo pellegrinaggio che lo rendono unico ed insostituibile. Nonostante quest’anno non potremo vivere in maniera classica queste virtù, potremo comunque continuare il viaggio in maniera spirituale e presentarlo al Santo in futuro non solo come pegno in alloro per il riscatto delle necessità affidategli, ma anche come accresciuta percezione della Fede e di quello che il viaggio rappresenta. Come ogni anno quindi, BUON VIAGGIO A TUTTI.

Silvestro A

Il Signore e San Silvestro ci proteggano noi e le nostre famiglie. Viva Diu e San Suvviestuddu e lu Santissimu Sacramientu!!!

Enrico S

Rafforza in noi la fede, la speranza in un domani migliore, e giacché a te abbiamo voluto affidare le nostre sorti, e della nostra Troina, veglia ogni momento su tutti noi. W Dio e San Silvestro.

Biagio F

Ho partecipato al viaggio dell'anno scorso e, tenuto conto delle sensazioni spirituali vissute, avevo deciso di partecipare per tutti gli anni a venire. Con il cuore questa sera sarò pronto a partire con la forza di volonta, anche se non potrò essere a Troina. Viva Dio e San Silvestro

Giuseppe G

Ancora non riesco a credere che un "non essere vivente" e invisibile ci abbia costretto a rinunciare al nostro caro viaggio in onore al Nostro Santo Patrono. Sono fiducioso per il futuro affinchè potremo presto assaporare con più voglia ed emozione che mai quello che ci è stato momentaneamente sottratto. Buon Viaggio Cari Ramara!!!

Roberto B

Ogni anno aspetto il viaggio, è l'evento che non vedo l'ora che arrivi, personalmente una piccola luce di speranza l'ho avuta fino all'ultimo, ma vista la responsabilità e la situazione è andata così. Forse si poteva provare ad organizzarlo a settembre, comunque, non è il maggio che mi aspettavo, e che ho sempre vissuto . W San Silvestro sempre

Roberto C

Quest'anno portiamo il nostro zaino virtuale carico di speranza che il nostro santo patrono possa alleviare le sofferenze in questo difficile momento. W Dio e San Silvevstro

Gaetano D

Che San. Silvestro ci aiuti a passare questi giorni difficili. W DIO E SAN SILVESTRO

Davide R

Sono molto legato al viaggio votivo perchè ho una devozione particolare per San Silvestro, inoltre è molto riflessivo camminare di notte verso i boschi, e quest'anno mancherà molto lo spirito di fratellanza e condivisione che si respira al campo base. VIVA DIU E SAN SUVVIESTU

Giuseppe M

W Dio e San Silvestro

Giuseppe M

Quest'anno sarà un viaggio strano e "speciale" ma saremo lì con il cuore. Viva Dio e San Silvestro.

Daniele P

Viva Dio e San Silvestro!

Gianluca Z

Quest'anno il Viaggio sarà interiore e speriamo che, raccogliendoci tutti in riflessione, si possa trovare la voglia di ricominciare.

Francesco M

Un anno particolare per tutti noi, ma con l'aiuto del nostro protettore riusciremo a superare quest'epidemia. Certo che il prossimo anno, il pellegrinaggio emozionerà ancora di più noi tutti Ramara.
W Dio e San Silvestro

Salvatore S

Chi u Signuri na iuta a tutti. W Diu e San Silvestro.

Francesco M

Anche se non è stato possibile fare il pellegrinaggio, presenti con il cuore e con la mente

Mimmo A

Non vedo l’ora di rivedervi!

Antonino L

Sarà un viaggio diverso e particolare, fatto con il cuore, la preghiera, e con la certezza che S. Silvestro accoglierà ugualmente tutte le nostre intenzioni per consegnarle a Dio. Certo che non mancherà di vegliare ancora sulla nostra Troina... Viva Dio e San Silvestro!

Antonino L F

È molto difficile accettare che su quella strada non vi siano i passi di noi Ramara, non ci sono parole per poter spiegare l’angoscia ed il senso di tristezza di questo momento surreale per noi tutti, che San Silvestro protegga tutti! W Dio e San Silvestro.

Silvestro C

Viva a Diu e San Suvviestu! Un abbraccio a tutti i  fratelli Ramara.. Quest'anno purtroppo è andata così.. Pregheremo dalle nostre case e con il cuore saremo a l'anghira di facci longa... Li dove non osano le volpi...  Un abbraccio a tutti voi a presto.

Carlo R

Quest'anno sara un pellegrinaggio spirituale non potendo andare al viaggio fisicamente. Viva Diu e San Suvviestu lu Patriarca di San Giuseppi e lu Santissimu Sacramientu. Con la grazia di Dio ritorneremo a fare il viaggio più uniti di prima.

Giuseppe C

Che dire...? Quest’anno un viaggio molto insolito, perché fatto con la mente e con il cuore, senza stanchezza fisica ma sempre con grande emozione. Viva a Dio e San Silvestro❤️

Salvo S

Sarebbe stato un viaggio diverso, un viaggio fatto prevalentemente per ringraziare che per chiedere. Lo vivrò con la stessa fede, con la preghiera ed il pensiero saremo tutti uniti in quel magico posto.

Federico M

Sarebbe dovuto essere il mio primo viaggio così tanto atteso e sognato. Sarò anch'io in viaggio con la mente, con il cuore e in preghiera.
W Diu e San Sivvestru!!!

Fabrizio R

Il viaggio come cammino introspettivo e di condivisione con il fratello che hai accanto. Distanti fisicamente ma uniti nella preghiera che chiede l'intercessione di Silvestro per la liberazione di ogni male e la protezione di tutti noi. W Dio e San Silvestro!

Fabio M

Viva Diu e San Suvviestu, lu Patriarca San Giusieppi e lu Santissimu Sacramientu!
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Francesco C

Cari amici, vorrei dire tanto, ma vorrei anche chiudermi nel silenzio e contemplare questa surreale situazione. Abbiamo affrontato il viaggio anche in situazioni meteorologiche estreme e mai avrei pensato che un anno restavamo fermi. Sarà una settimana terribile, piena di dolore e malinconia, ma i bei ricordi e la devozione a San Silvestro ci faranno dimenticare tutto. Questa pandemia ha stravolto la nostra vita quotidiana, ma penso che ci sta facendo riflettere e ci sta facendo apprezzare le cose semplici e veramente importanti della vita. Non penso che tutti i mali vengano per nuocere e sia fatta la volontà di Dio
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Salvatore M

Il viaggio è amore e rispetto per gli altri. Ognuno di noi basta che sia sempre più umile durante la propria vita può avere emozioni simili del nostro pellegrinaggio. Viva Dio e San Silvestro lu Patriarca di San Giuseppe e lu Santissimo Sacramento
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Angelo M

Il viaggio di quest'anno sarà diverso rispetto agli altri anni, con tanta tristezza e rammarico, però saremo li con il cuore e la speranza che tutto andrà bene, e continueremo questo viaggio pregando, Viva Dio e San Sivviestu e lu patriarca di San Giusieppi
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Samuel C

Quest'anno sarà una viaggio di preghiera e riflessione. E Viva Dio e San Sivviestu e lu Patriarca di San Giuseppe e lu Santissimu Sacramientu ❤️
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Salvatore S

Grazie Silvestro
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Vincenzo A

Purtroppo quest'anno siamo stati colpiti da questa pandemia che ci ha messo a dura prova, dobbiamo rinforzare la nostra fede e essere positivi. San Silvestro ci aiuterà a superare tutto ciò. Viva il nostro Santo patrono, viva Dio e San Silvestro.
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Silvestro T

Anche se non sarà possibile effettuare fisicamente il viaggio, spiritualmente siamo tutti uniti per dare gloria e onore a San Silvestro. Mai come in questo momento dobbiamo sentirci fratelli ramara.
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Anthony S

Non poter partecipare al viaggio e rendere omaggio a San Silvestro, sarà dura, ma il cuore e la fede sempre nel nostro amatissimo Santuzzu. Viva Dio e San Silvestro
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Silvestro L

Sarà un "Viaggio" quest'anno diverso da tutti gli altri, un "Viaggio" dove non ci saranno tutti i preparativi, la stanchezza, ma questo momento sarà ancora più forte fede e voglia di ricominciare in tutti i sensi, affidandoci alla preghiera come abbiamo sempre fatto....
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Luca S

Quest'anno il mio viaggio lo farò con la mente ma soprattutto con il cuore, ricordandomi e ricordandoci che tutti i giorni dell'anno siamo chiamati a rendere testimonianza a Dio e a San Silvestro, con senso di devozione e sacrificio felice di essere un fratello ramara. Viva Dio e San Silvestru e u Patriarca San Giuseppe.
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Germano F

Quest'anno sarà il viaggio più bello perché più degli altri anni ad accompagnarci e sostenerci saranno il cuore e la fede. Buon viaggio Ramara. Viva Dio e San Silvestro.
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Silvestro A

Ora più che mai dobbiamo essere tutti uniti per superare questa pandemia.
Sono sicuro che San Silvestro ci aiuterà. Non sarà facile quest’anno non andare al bosco, ma recupereremo il Prossimo anno!
E sarà ancora più bello! Viva San Silvestro❤️
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Luigi S

Ci sarà tempo per rifarci: non dovremo abbatterci. Per tutti noi fedeli è un duro colpo non poter partecipare al viaggio quest'anno, la difficoltà e la tristezza trionfano ma La Benedizione di Dio, di San Silvestro, ci accompagni per tutte le notti e tutti i giorni, affinché con l'aiuto divino sconfiggiamo per sempre il flagello che ci attanaglia. Viva Dio e San Silvestru e u Patriarca San Giuseppe.
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Salvatore C

Per me sarebbe stato il mio 27° pellegrinaggio al bosco. Ma per forza maggiore, quest'anno non potremo partecipare fisicamente ma col cuore ci sarò sicuramente... Viva Dio e San Silvestro.
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Silvio M

Ramaro una volta, Ramaro x tutta la vita. Perché sempre sarà Lu principiu di li fiesti. W san Silvestro.
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Michele T

Quest’anno sarà un grandissimo sacrificio...
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Antonio C

Questa è la prova che ogni pellegrino dovrà superare, accettando la rinuncia del viaggio. Viaggio che non si interrompe mai, da vero devoto e fratello, tutti i giorni dell'anno siamo chiamati a rendere testimonianza a Dio e a San Silvestro. È con questo spirito che dedico il "viaggio 2020" a San Silvestro, che possa intercedere per tutti noi presso Dio affinché ci liberi e ci custodisca da ogni male. Amen.
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Alessandro C

"Una ricerca di verità, del bene nella misura in cui il cammino della verità è vissuto autenticamente, esso apre al dialogo con l'altro, non esclude nessuno e impegna tutti ad essere costruttori di fraternità e pace." (Paolo Benedetto XVI)
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Stefano V

E' uoggi lu principiu di li fiesti, li fiesti di lu nuostru Prutitturi. Si nn'jru pi li Rami a li furiesti pi dari a stu ran Santu ranni onuri. Nui n'appujamu a li sò santi viesti, cu vera fidi e cu veru duluri. IDDU NI SCANZA DI FRIEVI E DI PIESTI e nni uttieni di Diu li ran favuri".
Affinché il nostro amato e miracoloso Patrono possa intercedere presso Dio a favore della nostra comunità e del mondo intiero, allo scopo di preservarci dall'insidiosa pandemia e di accogliere tra le Sue braccia le vittime del Covid-19 ed i defunti tutti. Che sia, seppur in maniera insolita, comunque, un periodo di riflessione e preghiera. EVVIVA DIU E SAN SUVVIESTU, E LU PATRIARCA SAN GIUSEPPE E LU SANTISSIMU SACRAMENTU.
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Francesco P

Purtroppo quest'anno è andata male, non si farà il viaggio tanto atteso, ma col cuore sicuramente quest'anno io come tanti altri fratelli ramara ci ritroveremo al cospetto della tua immagine a pregare e compiere il viaggio con la nostra devozione.
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Giuseppe S

Per tutti noi fedeli è un duro colpo non poter partecipare al viaggio. Dopo 18 anni per vari motivi negli ultimi due anni non avevo potuto partecipare, quest'anno speravo di venire, sono certo che il prossimo anno parteciperemo ancora con più devozione. Complimenti a voi del comitato per tutto quello che fate e farete in questo triste momento storico. W San Silvestro.
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Salvatore S

Con un magone nella gola quest' anno non potremo fare il viaggio, ma consapevole che ognuno di noi nella sua vita ogni giorno fa il proprio pellegrinaggio, e che San Silvestro ci potregge sempre.
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Cosimo D

Quest'anno la difficoltà e la tristezza che ci perseguitano non dovranno abbatterci perché mai come ora possiamo dimostrare a tutti che siamo Ramara sempre, anche senza poter donare la nostra stanchezza, i nostri passi al nostro Santo Patrono. Facciamo tesoro di quanto è stato programmato dalla volontà di Dio. Nella distanza che ci è stata imposta dal senso civico e dalla maturità che ci contraddistingue come Associazione l'unica salvezza è la preghiera a Dio e alla Vergine Maria per intercessione di San Silvestro. Un commosso pensiero ed una preghiera per Padre Gaetano Zito. Un simbolico bon venuta e bon truvata a tutti con il ❤️.
W Dio e San Silvestro, lu Patriarca San Giuseppe e lu Santissimu Sacramento.
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Antonino

Lo Spirito dei vecchi pellegrini della tradizione ti accompagnerà nel viaggio. Il cappello ti ripara dal sole e dai cattivi pensieri; il mantello ti salva dalla pioggia e dalle cattive parole; il bastone ti protegge dai nemici e dalle cattive azioni. La benedizione di Dio, di San Silvestro ti accompagni per tutte le notti e tutti i giorni.
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Dario

Aspettavo con ansia, gioia e felicità questo viaggio, perché l'anno scorso per motivi di salute non sono riuscito a partecipare... ma il virus ha deciso che anche quest'anno non posso, non possiamo fare il pellegrinaggio in onore del nostro Santo.
Non vi nego che l'emozione è forte... l'altro giorno ho ricevuto una foto di una "Santuzza" e l'emozione è stata fortissima.
Questo periodo chi per un motivo, chi per un altro è stato messo a dura prova... ma so per certo che il nostro Santo ci aiuta e tiene sempre la sua mano divina e potente sopra di noi e le nostre famiglie.
Saremo li sicuramente con il cuore e con la mente... e anche se non fisicamente le noste anime saranno inondate dalla gioia, dalla fratellanza, dalla felicità che da sempre accompagnano i "Ramara".
"Viva Diu e San Suvviestu"
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Salvo

La pandemia del Covid-19 oltre ad averci privati della nostra libertà, della nostra dignità, dei nostri affetti più cari, ha privato noi tutti Ramari del Viaggio, il nostro tanto amato e atteso Viaggio lungo il sentiero che conduce in quel luogo a noi tanto caro e sacro, dove tutti siamo uguali, dove non ci sono uomini, ragazzi o bambini, ma fratelli. Tanti fratelli che si abbracciano, piangono e ridono in comunione, tutti sotto lo stesso segno, la stessa fede, la stessa devozione, quella per il nostro Santo Patrono!
È dura...
È difficile pensare che tra qualche giorno quel formicolio allo stomaco che già sento, sentiamo un po’ tutti, quest’anno non potrà essere placato dal rullo dei tamburi del giovedì davanti la chiesa del nostro Santo che richiamano a raccolta i pellegrini, mi piange il cuore pensare di
non poter sentire quell’eco assordante “Evviva Dio e San Silvestro e lu Patriarca San Giuseppe e lu Santissimo Sacramento”.
Porto San Silvestro nel mio cuore, così come tutti voi, i vostri volti.
Buon viaggio Fratelli!
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Rosario T

Si avvicina l'ora e non poter andare a dare omaggio a S. Silvestro in quei luoghi dove regna la spiritualità mi stringe il cuore, sembra che questa pandemia sia surreale ma è la realtà. Quest’anno sarà un viaggio diverso ma con il cuore e la mente siamo in quel luogo magico. Carissimi Ramara stiamo tutti uniti a questa nostra fede in Dio, su intercessione del nostro amatissimo S. Silvestro, che le nostre preghiere siano per tutte le persone del mondo “Ammalati, Fragili, Bisognosi, ………"
Nel nome del padre del figlio e dello spirito santo, Amen.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.

"Viva Diu e San Suvviestu"
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Giovanni T

In questo momento delicato che ci circonda non possiamo essere presenti al viaggio fisicamente, ma sicuramente saremo presenti con il cuore e lo spirito di un vero ramaro! W San Silvestro!!
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Salvo C

Auguro a tutte le persone malate di guarire al più presto e che che questo male sparisca!

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Vittorio

Quest'anno sarà un viaggio diverso rispetto a quello di tutti gli altri anni ma sarò li con la mente e con il cuore. "Viva Diu e San Suvviestu"

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Giuseppe C

Una grande tristezza, un grande rammarico non potere andare al bosco quest'anno, ma con la speranza che se tutto andrà come deve andare... l'anno prossimo ritorneremo là sui boschi, più carichi e felici che mai. W San Silvestro.
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Giuseppe T

Sembra tutto molto surreale.... Non poter fare il viaggio. Spero solo che ognuno di noi possa farlo lo stesso con la fede e la devozione, pur restando a casa.
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Antonio

In quest’anno terribile anche la rinuncia al viaggio. E' la cosa più terribile che poteva accadere, il cuore in questo periodo diventa piccolo come una noce. Comunque sempre via Dio e San Silvestro
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Silvio

Con l'aiuto di San Silvestro andrà tutto bene!
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Davide

Nonostante tutto il gruppo dei Ramara, il grande gruppo dei Ramara, rimarrà sempre unito perchè noi siamo una famiglia! W San Silvestro!

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Roberto

Che dire...? Non ho parole per esprimere il mio rammarico di non poterlo fare di presenza e andare a rendere omaggio al nostro amato santo patrono San Silvestro in quei luoghi dove regna la pace . E' molto diverso quest'anno ma con il cuore e il pensiero siamo li.
Forza e coraggio carissimi Ramara, San Silvestro è con noi. W San Silvestro.

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Giuseppe

San Silvestro ci protegga, in questo viaggio surreale del 2020, accompagni e protegga tutti i nostri fratelli e sorelle oggi in difficoltà.
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Pippo

Possa questo viaggio essere soprattutto riflessione sul nostro essere fedele... Viva Dio e San Silvestro.
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Leonardo

E' un anno diverso... un viaggio diverso, ma forse più intimo e riflessivo che molti altri viaggi.
Un cammino dell'anima che cerca riparo, questa volta più che mai, al suono della nostra amata invocazione "Via Dio e San Silvestro!"
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Francesco

Cari devoti, in questo mese di maggio, a causa dell’emergenza sanitaria relativa al Covid19,
non sarà possibile fare il consueto pellegrinaggio.
Nonostante tutto cercheremo di farlo in maniera simbolica con il cuore, la mente, la preghiera e le opere.

Per poter dire "IO C'ERO" anche quest’anno...
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'Nacchiota - video

Lu Principiu di li Fiesti

Ultime Testimonianze

  • ► 24 Maggio 2018, ci scrive Michele...
    "Ritorno alle origini..."

     

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  • ► 24 Maggio 2017, ci scrive Silvio

    Ottimo viaggio aiutati anche da uno splendido tempo, e grandissime emozioni come ogni anno.

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  • ► 23 Maggio 2017, ci scrive Nino

    Quest'anno il mio pellegrinaggio in onore di San Silvestro ha avuto un "sapore" particolare. Non dovevo partire....

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  • ► 8 Maggio 2017, Umberto ci invia questa email:


    Oggi - leggendo la e-mail che mi avete mandato -  riaffiorano in me tantissimi ricordi di pellegrinaggi come Ramaro. Ricordo, come fosse oggi, il primo viaggio - nel lontano 1982 - quando mi sono trasferito qualche anno prima.

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Albo dei Ramari

Cari Ramara, ho pensato di aggiungere al sito la possibilità, per quanti di voi hanno partecipato al Viaggio, di inserire il proprio nome, l’anno e se volete anche un breve, personale, punto di vista sul pellegrinaggio. E’ semplicissimo: basta andare in questa pagina e inviare una mail.
Questo ci permetterà di ricostruire la nostra storia attraverso i nomi dei fedeli che hanno animato il gruppo Ramara nel corso degli anni.
Se anche tu sei stato un Ramaro, inserisci il tuo nome nell’albo e… dillo anche a quanti non si sono ancora inseriti!

Dicono di noi

Troina. I Ramara in "viaggio" sui Nebrodi

Ogni anno, nel mese di maggio, da tempo immemorabile, accada quel accada,Leggi tutto...

Escursione etno-antropologica "solo per uomini"

Antica festa intorno ai legami fra uomo e natura. Si parte giovedì 20 alle h 15.Leggi tutto...

Menù di San Silvestro da Troina

La penultima domenica di maggio, in onore del patrono San Silvestro si svolge un' antichissima manifestazione folcloristica:Leggi tutto...
 

Perché questo sito?

Cosa c’è di più bello di qualcosa che nasce dalla passione?
E quando questa dà origine a un progetto comunicativo è ancora più bello impegnarsi per riuscire ad esprimere tale passione.

Tutto nasce dalla mia voglia di raccontare il viaggio a San Silvestro su una pagina dedicata interamente al gruppo dei Fedeli Ramara, con foto, video e riflessioni da condividere con quanti vorranno collaborare per far comprendere a tutti i non troinesi, il senso di questo nostro cammino, in un'epoca ormai lontana dai racconti fatti intorno al tavolo in cucina. Il sito nasce per coinvolgere tutti, con contenuti simpatici e accattivanti, ma anche con argomenti appassionati e impegnativi.

Nella parte più divertente, da visitare quando vuoi sorridere o per levarti qualche curiosità, abbiamo la rubrica “Lo sapevate che?”.